
Zimbabwe, Dichiarazione di Berlino e Kosovo
Presidente del Parlamento europeo Hans-Gert Pöttering ha aperto la seduta riservando una calorosa accoglienza nell’Emiciclo agli altri due firmatari della Dichiarazione di Berlino, il presidente del Consiglio in carica Angela Merkel e il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso.
IN FOTO: La Merkel e la Dichiarazione di Berlino al Parlamento
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EU Parlamento Europeo su Ladysilvia; Mercoledì in plenaria; La maggioranza dei gruppi politici ha approvato il documento di due pagine adottato a Berlino lo scorso weekend dai capi di governo dei 27 Stati membri dell’Ue, pur se qualche deputato ne ha criticato il modo di negoziazione. Successivamente, il commissario europeo Olli Rehn, ha dibattuto assieme agli eurodeputati la questione relativa al futuro status del Kosovo.
Il Parlamento condanna la violenza di Mugabe
Ferma la condanna dell’Eurocamera per l’escalation di violenza del governo in Zimbabwe. “Condanniamo tutte le forme di violenza e di repressione messe in atto dal governo del presidente Mugabe", ha esordito il Presidente Pöttering riferendosi agli accadimenti violenti dello scorso fine settimana in Zimbabwe, e ha invitato Commissione e Consiglio a "cooperare con tutte le forze internazionali, regionali e nazionali per trovare una soluzione transitoria e arrivare a una vera democrazia nel paese africano".
Dichiarazione di Berlino
Dopo un sentito discorso di benvenuto, il Cancelliere Merkel ha affermato che la Dichiarazione di Berlino rappresenta la base per le elezioni del Parlamento nel 2009. "Dobbiamo fare il massimo per raggiungere i nostri obiettivi e abbiamo bisogno dell’aiuto del Parlamento", ha precisato la Merkel. Oltre ai prossimi vertici Ue-Russia e Ue-USA, il Cancelliere tedesco ha ricordato due aree chiave per la politica europea, l’energia e il cambiamento climatico, "dobbiamo rafforzare il ruolo dell’Unione europea in questo campo", ha ribadito.
Prendendo la parola, il presidente Barroso ha ricordato come la presenza del Parlamento durante la cerimonia ufficiale a Berlino sia stato "un segnale di maturità democratica". Barroso ha poi sottolineato la necessità di "un rapido e ambizioso componimento istituzionale"”¦"fallire potrebbe ripercuotersi suoi nostri valori condivisi", ha concluso. Joseph Daul, leader della formazione politica più numerosa al Parlamento, il gruppo del partito popolare europeo, ha ringraziato la Merkel affermando di aver dato prova che l’Europa "non è solo discorsi e leggi, ma anche emozioni, gioia e giovialità ". "Dobbiamo capire dove vogliamo che vada questo continente", ha tuonato il presidente del gruppo socialista Martin Schultz, "l’integrazione europea non è terminata, dobbiamo continuare", ha aggiunto.
La maggior parte dell’Aula ha accolto di buon grado la Dichiarazione, pur se qualche deputato, come il leader dei Verdi Monica Frassoni e il presidente dei Liberali Watson, hanno espresso riserve circa il modo in cui si è arrivati al testo finale. Necessario, secondo loro, un dibattito pubblico più aperto e un coinvolgimento parlamentare.
Il futuro del Kosovo
Il Parlamento europeo si interroga sul futuro status del Kosovo, dopo un'intensa settimana per la diplomazia, con la consegna da parte dell’inviato speciale delle nazioni Unite Martti Ahtisaari delle raccomandazioni finali sul futuro di questa regione al Segretario generale dell’ONU. Il Consiglio di sicurezza dell’ONU è atteso al voto a fine maggio, voto che metterà la parola fine al periodo di transizione dopo l’intervento militare del 1999.
Il deputato olandese Joost Lagendijk (gruppo Verde/ALE), relatore del testo del Parlamento europeo, ha presentato nell’emiciclo la sua proposta, che va nella direzione di quanto riscontrato dall’inviato speciale nella regione, dando al Kosovo una "indipendenza supervisionata". l’attuale status quo del Kosovo va modificato, questo in sintesi l’opinione degli eurodeputati e del commissario europeo Olli Rehn, in prospettiva di uno sviluppo pacifico e prospero della regione. "Il piano "Ahtisaari" è la sola base disponibile per una coesistenza pacifica fra le etnie serbe e albanesi", ha affermato l’eurodeputata tedesca Doris Pack (gruppo del partito popolare europeo), che ha sottolineato quanto importante sia un ruolo guida dell’Ue nella regione.
Il Parlamento voterà questa relazione giovedì, "rafforzando l’unità europea", come precisato il commissario Rehn.
Prodotti bio
I deputati hanno inoltre discusso la relazione affidata al collega francese Marie-Hèlène Aubert, sulla proposta per un regolamento relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici. Altre relazioni in dibattito, le risorse proprie dell’Unione europea, le linee guida per il bilancio 2008, due relazioni sul calcio professionistico, il trasporto marittimo e l’integrazione di nuovi Stati membri nella politica agricola comune.
LA REDAZIONE
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