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L’Economia Italiana e L’Economia Integrata

2010-10-24 18:31:09
Domenica 20:09:36
Ottobre 24 2010

L’Economia Italiana e L’Economia Integrata

INTERESSANTE CONVEGNO A ROMA CON LA PARTECIPAZIONE DI RAPPRESENTANTI DELL’IMPRENDITORIA ITALIANA INTERESSATA AL RILANCIO DEL MADE IN ITALY

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Roma: L’identità storico - culturale del nostro Paese è l’energia attiva che ha fatto nascere e progredire per anni l’economia italiana che, proprio per il lungo periodo che l’ha caratterizzata, è stata definita dal mondo imprenditoriale internazionale come “ economia duratura “.

Oggi, purtroppo, l’economia nazionale sta attraversando una fase di decrescenza ed il prodotto italiano, alla luce della globalizzazione che invade i rapporti a livello mondiale, non riceve più le attenzioni che un tempo gli erano proprie non tanto per la mancanza di creatività o di inventiva ma particolarmente per l’elevato costo della mano d?opera e per la agguerrita concorrenza, a volte non proprio leale, di economie orientali.

Sulla scia del progetto internazionale di Economia Integrata “ Il Lusso con l’occhio dell’Oriente “ che prende lo spunto da quella singolare ispirazione che è stata la Repubblica di Venezia, primo esempio di universalità nei commerci con l’Oriente, il mondo dell’imprenditoria italiana si è quindi riunito a convegno per prendere atto che l’attuale situazione di stallo deve essere assolutamente rimossa e, in un convegno svoltosi a Roma, a Palazzo Ferraioli, si è interrogato sulle possibilità che offre l’osmosi tra identità storico-culturale italiana e prodotto tecnologico-culturale che identifica il made in Italy.

Un convegno dai toni vibranti, appassionati, denso di interventi che hanno portato alla luce, se mai ve ne fosse ancora bisogno, la grande potenzialità che l’estro, l’ingegno ed il retroterra culturale del nostro Paese sono in grado di offrire, se opportunamente sfruttati ed utilizzati, per il rilancio di un nuovo made in Italy e per creare un nuovo “ valore aggiunto “ ai nostri prodotti.

Partendo dal presupposto che l’Italia, in ogni sua regione, comune, paese grande o piccolo che sia, è portatrice di valori antichi in ogni campo dello scibile culturale, la portavoce del Convegno, Maria Loretta De Toni, ha introdotto la discussione alla quale hanno preso parte eminenti personalità del mondo imprenditoriale d’Italia; dagli interventi, particolarmente apprezzato quello di Federico Tassinari, editore del gruppo editoriale Mondolibero, è emerso come la situazione attuale può essere affrontata, rimossa e superata attraverso la messa in campo di valori tipici del nostro bagaglio e della nostra inventiva.

Nuove idee in sostituzione di quelle ormai archetipicizzate e superate, nuovi sistemi di attrarre il consumatore, rimessa in pristino dell’artigianato che da tale deve tendere a divenire imprenditoria vera e propria, ma soprattutto partecipazione ed investimenti geniali tipici della nostra cultura e del nostro savoir fare.

Il prof. Fabio Verna, economista di chiara fama, ha posto in particolare evidenza la necessità di rimettere in campo la nostra ambizione e la nostra lungimiranza per far valere le innate capacità di affrontare il mercato globale non come ostacolo ma come opportunità, mentre alcuni interventi a latere del convegno hanno posto in evidenza come, malgrado gli sforzi attuati da alcuni imprenditori che si sono cimentati in avventure anche notevolmente fuori dal patrio suolo, la partecipazione italiana all’estero, che merita comunque di essere incentivata, sia stata poi alquanto deludente non avendo riscontrato la partecipazione degli imprenditori nostrani che i progetti intrapresi avrebbero meritato.
Un notevole esempio di sviluppo imprenditoriale è stato quello portato da Ernesto Amenduni Gresele, delle Acciaierie Valbruna, che ha spiegato ai convenuti le modalità di sviluppo della sua azienda formata dal nonno e che ora è divenuta simbolo italiano nel mondo dell’acciaio inossidabile.
La notizia più importante appresa nel corso dello svolgimento del convegno è stata quella che vedrà la costituzione di un consorzio di imprese italiane al fine di rilanciare l’imprenditoria ed il prodotto italiano nel mondo; esso organizzerà tanto la raccolta di imprese campione nell’ambito di vari settori merceologici che lo studio della penetrazione commerciale a livello mondiale attraverso la raccolta di risorse finanziarie, strutturali e commerciali, in stretto rapporto con le associazioni di categoria.
Il convegno - ricerca ha ottenuto il riconoscimento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, della Presidenza del Consiglio dei Ministri nonché quello di varie altre istituzioni a livello ministeriale, camerale e di vari enti patrocinatori.
L’organizzazione ed il contatto istituzionale è stato tenuto dalla infaticabile Sara Iannone mentre il Marchese Giuseppe Ferraioli ha gentilmente concesso l’uso delle splendide sale del Palazzo omonimo che affaccia le sue finestre di fronte alla Colonna di Marco Aurelio e di fronte a Palazzo Chigi, sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Source by andrea_gentili

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