
Sistema delle Convenzioni Teatrali del Comune di Milano
Nuove linee guida - Triennio 2008/2010
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Milano: Nuove linee guida, ovvero una rinnovata filosofia; un budget più ampio; nuovi criteri di ingresso e permanenza nel Sistema; nuovi parametri di valutazione; una divisione per categorie omogenee, e soprattutto una innovativa ripartizione del budget fra storicità e merito.
Il Comune di Milano, a distanza di quasi vent'anni dalla sua introduzione, rinnova e riforma il Sistema delle Convenzioni Teatrali, vero e proprio “cuore“ della propria politica per lo spettacolo.
Milano è stata la prima città italiana a dotarsi di un teatro pubblico (1947, Piccolo Teatro della Città di Milano). Fedele a quel senso civico del teatro e a quella forte condivisione fra istanze della città e governo locale, quarant'anni dopo l’Amministrazione Pubblica introduce il Sistema delle Convenzioni Teatrali, oggi protagonista di una nuova tappa “evolutiva“ del proprio percorso, ribadendo il valore civile del teatro e l’attenzione che il Governo della città ha sempre avuto nei confronti dello spettacolo di qualità.
Dal 1989 al 2007 sono stati 14 gli organismi produttivi sostenuti dal Comune, che insieme al Piccolo Teatro e al Teatro degli Arcimboldi, porta a 16 le istituzioni teatrali sostenute organicamente e con continuità dalla Pubblica Amministrazione: istituzioni che perseguono un teatro d'arte e di qualità, non finalizzato al solo business.
Nel nuovo triennio 2008-2010 i teatri convenzionati con il Comune di Milano saranno ancora di più, riconoscendo un ruolo anche ai piccoli teatri, a partire dalle realtà attive in periferia: è anche in questi luoghi “vivi e vivaci“ che si cimentano i talenti di domani e si forma il pubblico del futuro; anch'essi contribuiscono al dinamismo di una città in trasformazione e che vuole tornare a essere protagonista. Raccontare se stessa, accogliere il meglio degli spettacoli italiani, attrarre il mondo: sono questi gli elementi sui quali deve puntare il teatro cittadino del presente per edificare, insieme, un futuro più rigoglioso. E a questa rinnovata missione deve contribuire il nuovo Sistema delle Convenzioni Teatrali.
IL SISTEMA DELLE CONVENZIONI TEATRALI DEL COMUNE DI MILANO
I modelli precedenti 1989-2007
l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano ha inaugurato, nel 1989, un sistema di convenzioni con i più qualificati organismi teatrali milanesi. Il sistema, da 5 teatri iniziali -Crt, Teatro del Buratto, Teatro Filodrammatici, Teatro Franco Parenti, Teatridithalia - è giunto, progressivamente, ai 14 attuali. Si sono, infatti, aggiunti negli anni: Teatro Elsinor - Sala Fontana, Teatro Carcano, Teatro Litta, Teatro Out Off, Compagna Gianni e Cosetta Colla, Teatro de Gli Incamminati, Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli, Quelli di Grock, Teatro Libero - Teatri Possibili.
Nel corso di questi quasi vent'anni il contenuto delle Convenzioni tra le parti è mutato, significativamente, 2 volte: nel 2000, con l’introduzione della cosiddetta griglia di valutazione; nel 2003, con il rafforzamento della capacità della griglia di individuare le pratiche di “buon governo“ dell’impresa teatro e di premiarle. La griglia adottata nel 2003, e fino a tutto il 2007, è strutturata in 55 indicatori di performances (quella in vigore precedentemente era strutturata in appena 10 indicatori), i quali pesano per un massimo di 100 punti a disposizione della Commissione valutatrice. Del budget annuale a disposizione ciascun teatro beneficia a seconda del punteggio conseguito. Due sono le categorie che raggruppano gli organismi convenzionati nel precedente modello: teatri, con una o più sale in gestione, e compagnie. Della prima fanno parte 10 organismi, della seconda 4 organismi.
La caratteristica principale del modello imperniato sulle “griglie“ risiede nel fatto che, per la prima volta, il Comune di Milano eroga agli organismi teatrali convenzionati una parte di contributo in base alle performances effettuate: quasi un terzo del budget a disposizione (modello 2003/2007) viene assegnato al “merito“, così come esso emerge dalle griglie. Gli altri due terzi del budget sono assegnati in ossequio alla “storicità“ vantata da ciascun organismo teatrale, commisurata ai contributi ricevuti dall’Amministrazione Comunale nel triennio convenzionale 2000/2002.
Questo modello convenzionale del Comune di Milano, adottato come un vero e proprio benchmark da diverse istituzioni pubbliche, è stato messo a punto in collaborazione con Università Bocconi e Agis Lombardia, la prima in veste di consulente scientifico (soprattutto nelle persone del Prof. Giovanni Iudica a della Prof.ssa Anna Merlo), la seconda quale rappresentante delle istanze degli organismi teatrali partecipi (soprattutto nella persona del Segretario, Stefano Losurdo).
Il nuovo modello - Triennio 2008/2010
Nel corso del 2007 e nei passati mesi del 2008, il Comune di Milano, attraverso il Settore Spettacolo, ha svolto un articolato lavoro finalizzato alla riforma e ampliamento del precedente sistema, attraverso confronti con gli operatori teatrali e con i rappresentanti di Agis, tenendo conto delle indicazioni del Sindaco Moratti e del Consiglio Comunale (sono stati realizzati un Consiglio Straordinario sul teatro e numerose Commissioni Consigliari), pervenendo alle linee guida del nuovo modello approvate nella Giunta del 5 settembre scorso, con Delibera della Giunta Comunale 589592/2008, e la cui messa a punto definitiva sarà completata entro il prossimo ottobre.
La filosofia che ispira il nuovo modello rientra nella più ampia sistematizzazione e ottimizzazione degli interventi della Pubblica Amministrazione a favore delle arti dello spettacolo.
La prima novità pertiene le economie. Infatti, relativamente al budget destinato al Sistema delle Convenzioni Teatrali dal Bilancio del Settore Spettacolo, il Comune di Milano ha programmato un aumento del 22,3%, passando da 1.321.000,00 euro (degli anni 2005, 2006, 2007) a 1.700.000,00 euro per ciascun anno del triennio 2008, 2009, 2010 (in base alle disponibilità di Bilancio).
Il rinnovo del Sistema è ispirato dai seguenti princìpi:
1. Sistematizzazione dei teatri e degli operatori per categorie omogenee
2. Triennalità delle convenzioni per tutti gli organismi teatrali
3. Riformulazione dei requisiti di ingresso (per categoria)
4. Riformulazione degli indicatori di performance (griglie di valutazione, per categoria).
Fra i nuovi indicatori di performance, di particolare importanza quelli che misurano, e di conseguenza incentivano, l’attitudine del teatro verso i seguenti fronti:
4.a attenzione alle nuove generazioni di artisti e capacità di attrarre nuovi talenti
4.b capacità di attirare nuovi spettatori, con particolare attenzione ai giovani
4.c ideazione e realizzazione di progetti speciali particolarmente innovativi
4.d capacità di promuoversi sul territorio nazionale e internazionale (tournée)
4.e gemellaggi e scambi internazionali
5. Nuova ripartizione del budget annuale in 2 tranches:
- almeno il 35% correlato alla storicità delle valutazioni, e non alla storicità dei contributi comunali ricevuti (come nel precedente modello), ovvero alla media della valutazione degli organismi teatrali degli ultimi 5 anni, 2003/2007
- la quota rimanente del budget complessivo a disposizione correlata alle nuove griglie di valutazione
1. Nel nuovo sistema ogni organismo teatrale viene inquadrato in una categoria specifica che tiene conto dell’identità e della missione di ciascuno di essi (nel precedente modello erano soltanto 2: teatri e compagnie). Le categorie attualmente individuate, e che in parte corrispondono a quelle operate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sono le seguenti (precisando che vanno intese a titolo indicativo e non tassativo): teatro stabile pubblico; teatri stabili privati; teatri stabili di innovazione; produzione e esercizio teatrale; piccoli teatri; compagnie di produzione; altri teatri; teatro dialettale e amatoriale; danza; festival e rassegne; altri operatori; scuole e pedagogia; premi. Non tutte le categorie individuate entreranno nel sistema delle Convenzioni Teatrali.
2. Il nuovo sistema prevede la triennalizzazione generalizzata del rapporto convenzionale tra gli organismi teatrali e il Comune di Milano: il modello precedente prevedeva 9 rapporti triennali e 5 annuali, in base al possesso o meno di determinati requisiti dei soggetti.
3. Il nuovo sistema conferma l’impianto generale delle griglie di valutazione 2003/2005 (prorogato fino al 2007). Viceversa, riformula e ripesa degli indicatori di performances, con l’espunzione di taluni e l’inserimento di altri, ferma l’esigenza di enfatizzare quelli che misurano i 5 princìpi che ispirano il nuovo modello: attenzione alle nuove generazioni di artisti e capacità di attrarre nuovi talenti; capacità di attirare nuovi spettatori, con particolare attenzione ai giovani; ideazione e realizzazione di progetti speciali particolarmente innovativi; capacità di promuoversi sul territorio nazionale e internazionale (tournée); gemellaggi e scambi internazionali.
4. Il nuovo sistema riformula i requisiti di ingresso (per categoria), tenendo presente che potranno far parte del Nuovo Sistema delle Convenzioni Teatrali, e permanervi, solo gli organismi teatrali che rispondono ai seguenti parametri (può essere considerata la deroga a 1 solo requisito):
- che abbiano almeno tre anni di attività;
- che non siano mossi da finalità lucrative o che, altrimenti, s'impegnino formalmente a reinvestire eventuali utili nell’attività teatrale;
- che abbiano stabilità e continuità artistica;
- che abbiano diretta attività di produzione e di distribuzione/promozione;
- che abbiano sede in Milano;
- che siano in regola con le contribuzioni previdenziali e assistenziali ecc., e rispettosi degli obblighi previsti dai contratti collettivi e integrativi di lavoro;
- che abbiano il volume d'affari minimo prescritto (bilancio d'esercizio);
- che denuncino il numero di giornate lavorative prescritte;
- che versino gli oneri sociali prescritti;
- che abbiano programmato e programmino il numero di giornate recitative prescritto;
- che producano il numero di spettacoli minimo prescritto;
- che presentino progetti a vocazione internazionale, collaborino con compagnie straniere e abbiano il numero prescritto di eventi in programma (per gli operatori dei festivals).
5. Il nuovo Sistema riformula la dinamica contabile relativa al riparto, agli organismi teatrali, del budget comunale disponibile: si passa da un sistema che assegnava i 2/3 terzi del budget annuale a disposizione in base alla “storicità“ - come spiegata sopra - e un 1/3 al “merito“ (attraverso le griglie), a un sistema che assegna almeno il 35% del budget a disposizione sulla base di un nuovo concetto di “storicità“ e la parte rimanente al merito. La nuova storicità viene misurata non più assumendo come base i contributi in regime convenzionale ricevuti dal singolo organismo teatrale nell’ultimo triennio, bensì la media della valutazione conseguita attraverso le griglie nel corso dell’ultimo lustro. Trattasi di una riforma sostanziale, in quanto si mette ulteriormente a “profitto“ la griglia di valutazione, la quale ha così duplice valenza: come misuratore dell’attività presente del teatro e/o dell’operatore, e come misuratore dell’attività da questi svolta nel passato.
Con una dinamica siffatta si prevede che gli organismi teatrali che entreranno nel nuovo Sistema, non potendo vantare alcuna storicità di valutazione, saranno assegnatari del solo dell’importo scaturente dalla griglia di competenza, concorrendo, pertanto, alla ripartizione della sola seconda tranche (la rimanente quota % del budget complessivamente disponibile).